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Pollo ‘ncip ‘nciap

Cod: RM89

Un secondo piatto tipico di Offida, stupendo borgo in provincia di Ascoli Piceno, arroccato in posizione panoramica su uno sperone roccioso e famoso per l’antica tradizione dei pizzi e merletti a tombolo. Conosciuto anche per il suo storico carnevale, che risale alla metà del ‘500,  Pollo ‘ncip n’nciap era il classico piatto di campagna della domenica, amato anche dai più piccoli per la sua bontà e semplicità. Una vivanda che faceva ˮevadereˮ dalla cucina quotidiana che era, quasi sempre, a base di cereali e legumi. Questo curioso e divertente nome, ‘ncip n’nciap, sembra derivi dal rumore che produce il trinciapollo mentre taglia il pollo a pezzetti, ma non tutti sono concordi∶ c’è chi sostiene che l’espressione ‘ncip ‘nciap indichi qualcosa da preparare in maniera veloce, come a dire ˮin quattro e quattr’ottoˮ. Alcuni ritengono che il nome derivi dal rumore che si fa intingendo il pane nel sugo presente nel piatto. Scegliate voi quello che vi è più simpatico. Per noi valgono tutti e tre!

Ingredienti e dosi

1,2 kg polio lavato, nettato e tagliato a pezzi, 4 spicchi aglio, 1 rametto rosmarino, qualche fogliolina salvia, 1 bicchiere vino bianco secco, sale  e pepe

Preparazione e cottura

Scaldare in padella l’olio con gli spicchi d’aglio, il rametto di rosmarino e salvia, aggiungere il pollo spezzato e rosolarlo in ogni sua parte, a fiamma vivace, mescolando spesso.  Abbassare la fiamma e lasciare cuocere 40 minuti  Quando la cottura è quasi ultimata bagnare con del vino che deve evaporare completamente.  Aggiungere sale e pepe.  (Possono essere ammessi anche 2 pomodori freschi ma generalmente è bianco. Se non ci sono bambini ci sta bene anche il peperoncino)

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