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Pizza con il formaggio o pizza di pasqua

Cod: RM5

Categorie: Marche, Ancona, Altro

Viene tradizionalmente chiamata “pizza di Pasqua” perché è proprio in questo periodo che le galline aumentano la produzione di uova e che migliore è il sapore del formaggio di pecora, nonchè la produzione dello stesso. Da questo si deduce che è strettamente necessario procurarsi ingredienti di ottima qualità: farina, uova, formaggio, di cui la terra marchigiana è ricca produttrice.

Ingredienti e dosi

Per due pizze grandi o 4 piccole: 1 kg farina 00,  400 g pecorino semi-stagionato, 300 g parmigiano, 200 g pecorino stagionato o pecorino romano, 6 uova, un cucchiaino di zucchero, mezzo bicchiere (da vino) di olio di oliva (anche meno), una manciatina sale fino, una manciata pepe nero macinato, 100 g lievito di birra, 700 g latte

Preparazione e cottura

Mettere in una ciotola molto capiente  la farina, il parmigiano grattugiato, il pecorino stagionato grattugiato o il pecorino romano, mescolare e fare un incavo al centro in cui versare, in ordine, le uova, un cucchiaino di zucchero, 2 o 3 cucchiai di olio d’oliva, una manciatina di sale fino e una manciata di pepe nero macinato e il lievito di birra a cubetti sbriciolato.  Versare, mescolando con una forchetta, circa 500 g di latte tiepido.  Continuare a mescolare con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un impasto omogeneo e morbido.  Il recipiente per la cottura, rigorosamente di alluminio, deve avere la forma di tronco di cono rovesciato. Ungere con olio oliva il fondo dei tegami e versarvi l’impasto, nel quale infilare, coprendoli con l’impasto stesso, alcuni pezzi di pecorino semi stagionato (400 g circa), si possono aggiungere altri formaggi (groyere, fontina e provolone).   Coprire i tegami con piatti rovesciati e far lievitare per un’ora in luogo caldo (è possibile far lievitare un’ora nel forno a 40°) e poi cuocere in forno a 180° per 45-50 minuti o fino a che non si sarà formata una bella crosta più che dorata. La pizza va tolta dal recipiente una volta quasi fredda per permettere che si stacchi facilmente dal tegame. 
Variante: l’impasto si potrebbe fare anche sulla tavola della pasta. Resterà più consistente, simile a quello del pane, e la pizza sarà più “tosta” ma ugualmente buona.  Il problema potrebbe essere quello di trovare il tegame adatto, perché il tronco di cono (rovesciato) è indicato sia per la lievitazione sia per impedire che durante la cottura l’impasto si afflosci.ci.

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