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Moscioli selvatici del Conero ripieni

Cod: RM87

Categorie: Marche, Ancona, Secondo

I moscioli ripieni sono un piatto della cucina del contadino pescatore. Il contadino, che abitava nelle zone limitrofe al mare, integrava la propria alimentazione e reddito con i prodotti della pesca. Molluschi, pesce azzurro, frutti di mare in genere, ecc. La carne era poca! Si prendevano i mitili e si aprivano rigorosamente da crudo affinché restasse dell’acqua di mare. In ogni mosciolo si metteva un pezzetto di filo bianco da imbastire, si riempiva il mitilo con l’impasto preparato a parte e si chiudeva girando più volte il filo per racchiudere il composto. Si immergevano dentro il sugo di pomodoro, appena bolliva, dove si era soffritta una cipolla e prezzemolo, aggiungendo poco sale, pepe o peperoncino. Dopo una mezz’ora era pronto. L’impasto era costituito da poca carne (magro, maiale, a volte anche pollo) mollica di pane secco bagnato appena da olio e acqua ricavata dai moscioli aperti con prezzemolo e poco aglio.  La cosa divertente era togliere il filo da imbastire dalla scorza del mosciolo (mentre il sugo schizzava dappertutto) e per liberare il ripieno che appariva ricoperto interamente dal mosciolo che sembrava abbracciarlo.

Ingredienti e dosi

1 kg e mezzo di Mosciolo selvatico del Conero (possibilmente abbastanza grosse) da aprire a crudo evitando che perdano la loro acqua, 3 etti di carne mista (maiale, manzo, pollo), un pezzo di pane secco tipo (pane a pasta fitta) un panino di medie dimensioni, 8 etti circa di passata di pomodoro, due manciate di prezzemolo tritato (una più finemente per l’impasto e una più grossolanamente per il sugo da aggiungere anche in parte sopra a fine cottura), olio extravergine di oliva, cipolla, aglio, sale, pepe/peperoncino, mezzo bicchiere di vino bianco. Le dosi per l’impasto dipendono molto dalla grossezza delle cozze.

Preparazione e cottura

Si soffrigge in olio, per pochissimo tempo, cipolla e prezzemolo, si aggiunge il pomodoro. Quando comincia a bollire si posano sulla pentola bassa le cozze e si aggiunge il vino. Si copre il tutto e si lascia cuocere a fuoco moderato per una mezz’ora. Si apre ogni tanto per controllare la consistenza del sugo che non deve risultare acquoso.
A fine cottura si spolvera di prezzemolo (tritato più grossolanamente o più finemente), un po’ d’olio, si presenta sul piatto con fette di pane abbrustolito.  Il filo da imbastire che lo avvolge va tolto prima ...si perde il divertimento ma si salvano gli abiti (utile in caso contrario un bel bavaglino)

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